Torna Francesco Gabbani con un nuovo singolo, È un’altra cosa, che lancia l’album in uscita a settembre. A due anni dal successo di Magellano, che fece emergere brani memorabili come Occidentali’s karma, Estate, Tra le granite e le granate, Foglie al gelo, il cantautore toscano torna alla ribalta con una canzone pienamente del suo genere, che gli rimane ancora peculiare e unico.

È infatti come sempre un ritmo divertente e ballabile, quello di È un’altra cosa, che sembra rievocare atmosfere cubane del tutto estive con cui Gabbani torna da dove ci aveva lasciati. Come al solito ci si abbandona al ritornello cantabile, forse immaginando già un possibile ballo di gruppo da cui farsi trascinare sulle spiagge, e il testo é un po’ enigmatico e scava molto nel profondo della società umana di cui denuncia la smania di fuggire dai problemi.

Ci sono tante cose che sembrano dare piacere, ma nella realtà non ci danno la felicità, così come non ci si può sfamare con la maggiorana, non si può trovare la pace con la marijuana, e non si aiuta il Paese con una politica che lui paragona a un pool party per sottolineare come ormai il Parlamento somigli sempre più a un grande ritrovo di amici che si divertono con spensieratezza sulla pelle degli italiani senza assumersi responsabilità. La soluzione non è fuggire, l’unica vera partenza sensata è quella nel viaggio dell’amore che fa andare altrove ben oltre l’immaginabile, che bisogna toccare con mano perché ce ne si possa rendere conto. Talvolta la società di oggi è talmente inverosimile da essere assimilabile a quella di una fiction: sarebbe più facile premere reset e ricominciare, abbandonare tutte le responsabilità e ripartire, ma non esiste ripartenza più bella e più efficace di quella che arriva grazie all’amore, che fa sorridere e godere del mare e dell’estate come se facesse tutto una completezza con la relazione.

Ancora una volta quindi Gabbani non tradisce se stesso ed il pubblico che apprezza la sua musica fresca e divertente dietro cui si cela un significato sempre azzeccato e lungimirante, con sguardo critico e costruttivo verso la società. La canzone, che non vi è dubbio avrà un successo immenso questa estate, fa venire voglia di ballare, di tuffarsi in piscina (magari senza i politici) e di godersi il bello che la vita e i sentimenti possono regalarci, con le loro responsabilitá. Qui sotto il video e il testo della canzone di Gabbani che, lo ricordiamo, sarà al concerto di Radio Italia Live in piazza Duomo a Milano il 27 maggio.

Massimiliano Beneggi

La maggiorana dà sapore ma non sfama
Politica pool party
La marijuana puritana non funziona
Promette poi non fa

Io per partito preso non son più partito

Ci credi che non credo se non ficco il dito
Sia benedetto il giorno in cui sono finito
In your eyes, sono altrove

L’estate dentro ai tuoi occhi
È un’altra cosa
Il mare dove non tocchi
È un’altra cosa
Quando di colpo sorridi e ci tieni sospesi sul mondo così
È un’altra cosa, sì

Che bel futuro popolare in pole position
Economia go kart
È tratto da una storia vera di una fiction
Come si fa re-start?

Io per partito preso non ho più capito
Se il popolo ha ragione o il popolo è impazzito
Finisce tutto il resto e resta l’infinito
In your eyes, sono altrove

L’estate dentro ai tuoi occhi
È un’altra cosa
Il mare dove non tocchi
È un’altra cosa
Quando di colpo sorridi e ci tieni sospesi sul mondo così
È un’altra cosa, sì
È un’altra cosa
È un’altra cosa
È un’altra cosa, sì
È un’altra cosa

Io per partito preso non son più partito
Ancora non ci credo se non ficco il dito
Sia benedetto il giorno in cui sono finito
In your eyes, sono altrove (allora dove)

L’estate dentro ai tuoi occhi
È un’altra cosa
Il mare dove non tocchi
È un’altra cosa
Quando di colpo sorridi e ci tieni sospesi sul mondo così
È un’altra cosa, sì
Quando mi guardi negli occhi
È un’altra cosa
Quando hai l’estate negli occhi
È un’altra cosa
Quando di colpo sorridi
E ci tieni sospesi sul mondo così
È un’altra cosa sì