Direttamente da Corriere.it ecco una significativa lettera di importanti protagonisti del teatro, indirizzata a Giuseppe Conte e al ministro Franceschini. Eccola integralmente:

La crisi che il settore del teatro affronta oggi, a causa della pandemia, ha un carattere sociale e non può essere affrontata con i soli strumenti della politica culturale. Tutte le riflessioni su come ripartire nella Fase 2 del teatro sono lecite, ma bisogna affrontare innanzitutto le emergenze primarie dei lavoratori dello spettacolo, intesi come attori, autori, costumisti, registi, scenografi, tecnici. Esiste un’emergenza povertà per migliaia di persone che non sanno come pagare gli affitti, le bollette, i mutui, le spese ordinarie che la vita impone. Nel frattempo, in attesa di una riapertura dei teatri, è giustissimo immaginare che la televisione produca spettacoli e li porti sul piccolo schermo, ma questo cantiere, importantissimo per il futuro, non risolve l’emergenza attuale della maggioranza dei lavoratori dello spettacolo.

Per questo vi chiediamo di mettere immediatamente in campo misure concrete e di prendere in considerazione le seguenti proposte: la sospensione degli affitti, dei mutui, delle bollette per tutto il periodo di forzata inattività; l’innalzamento del bonus mensile a 1000 euro, eliminando il vincolo delle 30 giornate lavorative nel 2019 per accedervi; l’anticipo delle pensioni per quelle persone che sono a un passo dal raggiungimento delle prerogative necessarie. È necessario osservare che l’anticipazione del Fus, normalmente erogata in questo periodo, deve ancora arrivare ai beneficiari. Svincolare questi fondi diventa urgente, come mettere tutte le istituzioni pubbliche nella condizione di saldare i sospesi, perché in molti attendono pagamenti da teatri pubblici, comuni, regioni e altri enti. Ci rendiamo conto che lo sforzo richiesto è immenso, e siamo consapevoli che sono stati fatti passi importanti, benché non risolutivi, come l’attribuzione di 130 milioni destinati allo spettacolo dal vivo, di cui 20 milioni per il sostegno alle imprese non finanziate dal Fus, ma l’emergenza sociale della categoria persiste ed è indispensabile che lo Stato garantisca direttamente la sopravvivenza di moltissimi lavoratori.

Dacia Maraini

Mariangela D’Abbraccio
Eugenio Murrali
Liliana Cavani
Piera Degli Esposti
Geppy Gleijeses
Lino Guanciale
Marisa Laurito
Giorgio Pasotti
Daniele Pecci
Pier Luigi Pizzi
Mariano Rigillo
Anna Teresa Rossini
Pino Strabioli