È uscito da due giorni 22 settembre, il nuovo singolo di Ultimo.
Ultimo torna sulla scena dopo un silenzio durato nove mesi, che in realtà sembrano un’eternità. Nel frattempo infatti sono trascorsi un’estate decisamente ricca di brani, e un lockdown che aveva sfornato un’immensità di canzoni senza però interessare il cantautore romano.
Il nuovo singolo fa respirare ancora una volta melodie romantiche, infarcite di una interpretazione sentita e appassionata che da sola potrebbe valere l’intero arrangiamento. Ultimo sa fare tutto questo, dotato di un tocco al pianoforte e di una voce assolutamente unici. Ritornello esplosivo dopo un incipit che lo fa quasi somigliare a Ferro.
Testo come al solito molto diretto. La poesia si presenta come un inno alla positività, alla possibilità di trarre il meglio da ogni situazione. È una scelta esistenziale che consente di prendere la vita com’è, lasciandosi guidare dall’istinto.
Piaccia oppure no, le difficoltà della vita non ci chiedono mai il permesso prima di entrare: perché dovremmo farlo noi quando siamo spinti da un intuito che ci può fare stare bene?
Ultimo ancora una volta azzecca praticamente tutto, riuscendo a mettere sempre la sua impronta e distinguendosi nel suo stile sublime. Inutile cercare confronti: è unicamente Ultimo. Si candida a essere il numero uno di questo autunno. Qui sotto testo e video di 22 settembre.
Massimiliano Beneggi
Preferisco stringere che lasciare perdere
Vivo nel confronto di un secolo e un secondo
e non trovo cosi assurdo che il mondo sia un istinto
Ti va se ci lasciamo che torna il desiderio?
Poi vieni qui vicino e raccontami un segreto
Io so di un vecchio pazzo che parla alle persone
di cose mai accadute per vivere un po’ altrove
Io la vita la prendo com’è
Questo viaggio che parte da sé
che non chiede il permesso mai a me
Io la vita la prendo com’è
Puoi lasciare adesso le vecchie convinzioni
ne costruiremo altre con nuove mie parole
Ci penserò io a tutto, tu dovrai un po’ affidarti
e perdona la freddezza ma spero che mi salvi
Per starmene in silenzio in sere più autunnali
ricordo me in un parco a dire “mostra quanto vali”
E non essere mai affranto se un sogno non si svela
Ho visto gente esclusa ridere a squarciagola
Io la vita la prendo com’è
Questo viaggio che parte da sé
che non chiede il permesso mai a me
Io la vita la prendo com’è
Non prenderò quel treno che porta nel futuro
No, io voglio godere anche un semplice minuto
E il 22 Settembre io tornerò in quel posto
Tu sai che cosa intendo ma adesso io non posso
Non posso più permetterlo, devo alzarmi e scendere
Non scriverò la musica ma vita della gente
Io sento una missione e ti giuro che andrò a meta
Cantare in pieno inverno per dar la primavera
Io la vita la prendo com’è
Questo viaggio che parte da sé
che non chiede il permesso mai a me
Io la vita la prendo com’è [x2]