Un’altra triste pagina di televisione. Un colpo alla cultura, e all’intelligenza della nostra società.
Viaggio nella Grande Bellezza, il documentario condotto da Cesare Bocci in prima serata su Canale 5 il martedì, è stato sospeso a causa dei bassi ascolti registrati.
La trasmissione ha raccolto solo l’8,8% di share nell’ultima puntata dedicata a Leonardo, girata tra le Milano e Firenze. Precedentemente ci aveva fatto vedere le bellezze di Roma e Venezia, e le altre due puntate registrate (destinate ad andare in onda in altro orario e magari altra rete Mediaset) vedono protagoniste Torino e Assisi.

La cultura in prima serata su Canale 5, con un prodotto così ben costruito, chiaro, ricco di immagini suggestive e ben condotto dal pacato e appassionato conduttore senza saccenza affiancato da un eccezionale Umberto Broccoli, non ce la fa e così alza bandiera bianca.
Una scelta, quella di chiudere anticipatamente la trasmissione, che non rispetta quella fascia di pubblico interessata. E che pone inquietanti dubbi, specie se confrontata con il resto della programmazione commerciale. Da La pupa e il secchione al doppio appuntamento del Grande Fratello Vip, passando per Live- Non è la D’Urso, la prima serata Mediaset è dedicata 4 volte alla settimana al trash più autentico. E in effetti un po’ di leggerezza ogni tanto ci vuole: niente di male, insomma, se non fosse perché a pagarne le conseguenze è sempre la cultura.
In un periodo in cui è impossibile muoversi da una parte all’altra, e le visite ai musei sembrano un ricordo, una trasmissione che ricordi quanto sia bella la nostra Italia era una boccata d’ossigeno. Qualcosa da far vedere anche ai più giovani, a cui invece consentiamo di navigare sui social e spingersi a giochi estremi. Social sul cui valore solo in queste ore si sta facendo finalmente una riflessione più attenta (sempre che non sia ormai troppo tardi in un mondo che vive di delinquenti spesso travestiti da influencers e trappers strapagati dalle stesse piattaforme).
Martedì prossimo, al posto di Viaggio nella grande bellezza, andrà in onda Rocketman, il film biografia su Elton John. E da febbraio…ritorna la Champions’ League. A cui non si potrà dire di no: rassegnamoci, il calcio e il trash creano più indotti economici, la cultura è merce sempre più rara.