Venghino signori venghino! Sul tema più appassionante del momento (non ce ne voglia la famiglia Zenga), intervengono tutti in questi giorni: chiunque ha qualcosa da dire a proposito del Festival di Sanremo.
L’ultimo, in ordine di tempo, è Linus. Il dj, direttore di Radio Deejay, e molto amico di Amadeus, prova ad avanzare la sua proposta su Instagram:
Nel menu dell’attualità, da qualche settimana, prima del caffè arriva Sanremo. Intendo dire che ci sono problemi ben più grandi, è vero, ma è anche vero che un dolcetto aiuta sempre a chiudere un buon pasto. Come saprete la polemica è tutta sul teatro/ cinema Ariston: se aprite quello anche solo ai figuranti devono riaprire tutti gli altri.
È uno studio televisivo, dice la Rai.
E allora, dico io, visto che tanto di atmosfera sanremese non se ne parlerebbe perché niente di quello che succede fuori dal palco si può fare, perché non lo fate direttamente in studio, a Roma, con tutte le certezze di un vero programma televisivo? A noi che guardiamo da casa di quelli seduti in platea non è che interessi così tanto…Tieni duro Ama!

Insomma, siamo arrivati a proporre il Festival di Sanremo a Roma. Niente di impossibile, per carità. Meglio di niente, apprezzabile lo sforzo. Ma perchè Roma? Non esiste la possibilità del Palafiori a Sanremo? E, soprattutto, perchè dobbiamo lasciarci ingabbiare dalle polemiche di chi persevera a ripetere la stessa frase sentita dire da altri: “Se tutti i teatri sono chiusi, anche l’Ariston deve essere chiuso?”.
Lo ribadiamo: il punto di partenza deve essere un’apertura totale, non una chiusura. In caso di impossibilità ad aprire i teatri, perchè non si dovrebbe poter usare l’Ariston come uno studio televisivo? Lo precisiamo un’altra volta, sebbene sembrerebbe banale: le televisioni possono permettersi di avere pubblico figurante, grazie anche agli introiti degli sponsor. I teatri, che vivono della presenza di pubblico, come potrebbero mai assoldare dei figuranti? Ecco, una volta per tutte, spiegato perchè le questioni sono diverse. Senza dovere immaginare di andare fino a Roma a fare il Festival di Sanremo. Che sarebbe un po’ come festeggiare il prossimo compleanno di Radio Deejay negli studi di Radio Italia…
Massimiliano Beneggi