Sette spose per sette fratelli, il talento esplosivo di Diana Del Bufalo e Baz-RECENSIONE

È in scena al Teatro RePower di Assago (Milano) fino al 27 marzo Sette spose per sette fratelli (Produzione FDF Enternainment con Roma City Musical e Art Village). Una delle commedie musicali più attese, anche per il numero di ballerini e attori (22 in tutto) che danno un colore incredibile allo spettacolo. Ecco la nostra recensione.

Foto di Valerio Polverari

IL CAST

Diana Del Bufalo, Marco Bazzoni, Mark Biocca, Fulvio Maiorani, Gianluca Cavallaro, Mario de Marzo, Felice Lungo, Leonardo Scafati, Ivana Mannone, Mia Cassandro, Gaia Salvati, Giorgia Cino, Noemi Maria Nazzecone, Claudia Calesini, Giovanni Bellucci, Igor Di Pietra, Federico Ruiz, Giorgio Albanese, Manuel Bartolotto, Antonio Corvo, Gabriele Aulisio, Paola Stanzione, Mattia De Gaetano, Giorgia Duro. Regia di Luciano Cannito.

LA TRAMA

Adamo, il fratello maggiore della famiglia Pontipee, vive da sempre con i suoi sei fratelli in una fattoria di montagna. Non si è mai preoccupato dei suoi modi un po’ troppo rusticani di porsi, fino a quando un giorno non incontra Milly, la bella locandiera del villaggio. Davanti a lei si scopre galantuomo; identicamente la ragazza si sente protetta da questo giovane ruspante che in cinque minuti fa quello che gli altri impiegano anni a fare. Adamo chiede infatti subito a Milly di sposarlo, convinto di aver trovato la donna giusta che cercava da tempo. Lei sa bene cosa voglia dire soffrire pene d’amore, ma questa volta è certa che non si tratti di un’illusione e, contro tutti i pareri delle amiche, accetta la proposta di Adamo. Arrivata nella fattoria, scopre che si dovrà occupare dell’ordine di una casa dove manca decisamente la mano di una donna. Non è finita: dovrà condividere l’abitazione con i sei cognati, rozzi e maschilisti, di cui fino a poco prima ignorava l’esistenza. L’unico modo per liberarsene, è trovare loro moglie. Determinata nel suo obiettivo e sempre altrettanto dolce, diventa una sorta di sorella maggiore dei ragazzi. Si rende cura di loro e in particolare del più piccolo, Gedeone, che nella sua timidezza sembra anche il più razionale. Dopo averli letteralmente educati a una civilizzazione, Milly vuole proporre i sei ragazzi alle sue amiche. Alla festa del paese, però, ci sono anche i cittadini, meno bravi nel conquistare le ragazze ma più scaltri nel saper come provocare una rissa con i boscaioli. Adamo suggerisce loro di ripetere quanto avvenne con il Ratto delle Sabine: i giovani tornano nel paese a rapire le sette amiche di Milly. Questa scopre che è un’idea di suo marito, che decide di lasciare a dormire nella fattoria al contrario delle ragazze che saranno al caldo in casa. Dopo una lite che mette in discussione il matrimonio, Adamo decide di passare l’inverno in una baita di alta montagna. Al rientro, in primavera, ritrova un mondo diverso: le ragazze sembrano essersi davvero innamorate dei suoi fratelli e lui, nel frattempo, è diventato padre. Forse non è un caso che anche Adamo sia tornato più maturo e responsabile.

LA MORALE

La donna non è, solo perché donna, serva di qualcuno. La sua sensibilità, però, è indubbiamente diversa da quella dell’uomo. Come tale va rispettata e protetta per tutta la vita. Per conquistare il cuore di una persona si è pronti anche a mettere da parte i propri modi di fare più sbagliati. Bisogna non dimenticarsi cosa voglia dire essere galantuomini, se si vuole abbracciare il concetto vero dell’amore che, pur nella sua illogicità, richiede sempre qualche piccola regola.

Foto di Valerio Polverari

IL COMMENTO

C’è tutto in questo spettacolo: canzoni, danza, tanti dialoghi, ritmo e quelle sane risate mai esagerate. È bello potersi regalare la serata con un musical che mantiene una purezza d’altri tempi, senza volgarità alcuna. L’orchestra dal vivo, preparata da Peppe Vessicchio, rende tutto più veloce e appassionante sulle musiche di Gene de Paul e alcune nuove aggiunte. I costumi, specie le gonne larghe che le protagoniste possono sventolare durante i loro balli, si inseriscono in un meraviglioso lavoro di coralità, dove ogni movimento è coordinato con quello degli altri. Le scenografie sono sempre di Cannito. Il teatro RePower è pieno anche alla seconda serata: si è sparsa la voce che si tratti di un capolavoro ed evidentemente è vero…

IL TOP

Quante altre Diana Del Bufalo esistono in Italia? Ahinoi troppo poche. Simpatica, esuberante, spontanea, ironica, brava a recitare, eccezionale a cantare. Diana sembra un disco tanto è brava. È tutto quello che si vorrebbe scoprire ogni volta su un palcoscenico. Regala una personalità razionale e altresì poetica al personaggio di Milly, facendolo completamente suo. Per combattere la crisi di alcuni teatri, basterebbe clonare Diana: le sale sarebbero sempre sold out. Talento assoluto.

Anche Bazzoni è straordinario: i tempi dei personaggi di Colorado sono lontani, ora c’è un nuovo attore, che non ha perso la sua verve comica, specializzato in musical. Una delle coppie più affiatate della stagione, capaci di interpretare brani a più voci con meravigliosa eleganza.

Foto di Valerio Polverari

LA SORPRESA

Tanti i momenti di solo ballo, proprio come nel film. Il finale, però, dopo quello che tutti conosciamo, è ancor più bello proprio per la suggestione delle performance dei ballerini che salutano il pubblico con numeri da lasciare a bocca aperta. La genialità è nel racconto didascalico che separa ogni capitolo con una scritta sullo schermo, a metà tra le comiche e gli spaghetti western. Le canzoni sono tutte belle: a fine spettacolo si va a casa con in testa tanto country e infinita allegria. Cosa si potrebbe desiderare di più, quando ci si regala una serata a teatro?

Massimiliano Beneggi