Nudi per la vita è il nuovo programma di quattro puntate, in onda in prima serata su Raidue dal 12 al 20 settembre che, tra gioco e intrattenimento, lancia un messaggio importante: avere il coraggio di dedicarsi alla prevenzione del tumore. Alla conduzione Mara Maionchi con il coreografo Marcello Sacchetta.
Nei primi due appuntamenti abbiamo visto all’opera una squadra di sei vip uomini (Gabriele Cirilli, Memo Remigi, Gianluca Gazzoli, Gilles Rocca, Francesco Paolantoni, Antonio Catalani) impegnati a preparare uno spettacolo di ballo in stile Full Monty. Partiti in sordina, con evidenti imbarazzi, i sei artisti hanno iniziato a conoscersi, mettendosi a nudo oltre che fisicamente anche umanamente. Così, vestiti solo in mutande, si sono raccontati, nelle loro sfumature più intime e commoventi, mai rivelate alle telecamere. Partendo dal rapporto col loro fisico, in breve tempo sono arrivati a confessare quello con i valori della propria vita. Segno che quella relazione tra anima e corpo su cui filosofia e storici cristiani si interrogano da sempre, è molto più che un’ipotesi.
La struttura è quella di un reality (il format per essere precisi si chiama miniserie), che evita però i toni trash per assumere quelli di una tv verità che sa intrattenere e rivelarsi utile. Il fine, infatti, è dimostrare che il coraggio di accettare il proprio corpo, con le sue fragilità che feriscono anche l’anima, può portare a grandi risultati. Mettersi a nudo non deve essere un motivo di vergogna, bensì uno sprono a cercare di migliorare e guarire quel che non ci piace di noi. Ecco perché la prevenzione è un’amica e non un avversario da temere.

Così, nella grande e inevitabile ironia che abbraccia la trasmissione, i concorrenti sono chiamati a diverse prove che riescono a divertire senza mai far perdere di vista il motivo principe del programma. Prima di un set fotografico completamente nudi, Memo Remigi (sempre più rigenerato dalla tv e dalla sua voglia di mettersi in gioco) chiede se ci sia la possibilità di ritoccare le immagini. Mentre Cirilli domanda a Mara Maionchi se non partecipi anche lei e si becca un “Ma che cazzo vuoi? Spaventarti?”. Chiamati a fare un flash mob in un supermercato, camuffati da commessi, i palestrati Gazzola e Rocca si muovono sulle note del Ballo del qua qua (che i clienti del negozio non sentono). Paolantoni, che si prende in giro ma il fisico atletico ce l’ha veramente, deve subire l’affronto di un regalo poco apprezzato per un tifoso napoletano come lui: la sciarpa della Juventus. Nel frattempo Sacchetta li esorta a tirare fuori il proprio talento e si arrabbia seriamente quando il gruppo si distrae e in qualche caso si scoraggia. “Non è facile per chi non ha mai ballato”, ammette Cirilli di fronte alle difficoltà di coordinare ritmo e movimenti, che nemmeno una spassosa lezione di nuoto sincronizzato ha saputo sciogliere del tutto. La scommessa nasce per gioco, ma quando si tratta di portare in scena uno spettacolo la faccenda si fa seria e nessun artista vorrebbe sfigurare. È talmente serio il tema per cui sono lì i concorrenti, che il momento più importante è proprio quello dell’incontro con l’urologo Bernardo Rocco e un suo paziente, salvato grazie alla prevenzione del tumore alla prostata.
Così, dopo varie ironie con cui il gruppo si è conosciuto e ha preso confidenza, i sei artisti sono pronti per andare sul palcoscenico, esibendo in uno spogliarello corpi più o meno fisicati e diversamente pallidi o abbronzati. Sorprendono il pubblico del Teatro Parenti di Milano (inconsapevole di ciò che sta per accadere davvero), ma anche il pubblico a casa che può guardare con un bel po’ di emozione. Dietro a quei personaggi, ci sono storie di vita e fragilità come quelle della gente comune. Tutti orgogliosi di loro almeno quanto il coreografo.
Finalmente un bel programma, che ha saputo riconoscere la possibilità di unire simpatia e serietà donando un motivo di essere a un reality non più fine a se stesso. Mara Maionchi è ancor più adorabile in questa versione che la vede complice dei concorrenti, con il suo consueto piglio e quel sorriso beffardo mai offensivo, di chi sa sfottere con il cuore. È la padrona di casa migliore che Nudi per la vita possa avere, altroché Lol dove era decisamente sprecata al fianco dell’influencer tatuato.

Anche a lei la prevenzione sul tumore al seno l’ha aiutata qualche anno fa e ora è la perfetta vivace testimonial di una campagna di sensibilizzazione importante. Lunedì 19 e martedì 20 vedremo le 6 donne (Corinne Clery, Alessandra Mussolini, Brenda Lodigiani, Elisabetta Gregoraci, Maddalena Corvaglia, Valeria Graci). La stagione televisiva inizia quindi con un nuovo bel programma, dove la Rai fa quello che davvero le appartiene anche divertendo: servizio pubblico. Ovviamente tutto godibile anche su Rai Play. C’è da giurare che per la seconda edizione saranno in molti a voler partecipare.
Massimiliano Beneggi