Emma Marrone è tornata ad essere Emma. Se il nuovo singolo, uscito oggi, Iniziamo dalla fine, è stato scelto come anticipo dell’album in uscita a settembre, molto probabilmente è proprio per dare questo messaggio chiaro. Emma dunque torna sulle tonalità e i ritmi che l’hanno resa una delle interpreti più vincenti della nostra musica. Dopo l’ultima parentesi estiva al fianco di Tommy Effe, la cantante propone una canzone che finalmente si conforma al suo stile senza alcuna forzatura. Iniziamo dalla fine, scritta con Davide Simonetta e Paolo Antonacci, rievoca le stesse atmosfere melodiche della fortunata Dimentico tutto. Ancora una volta, Emma sottolinea con forza l’importanza di ripartire da se stessi, senza voler ripetere gli errori del passato. Guardando semplicemente alla voglia di essere in pace con se stessi prima di tutto. Ci si deve sempre dare l’occasione di potere ricominciare, evitando ciò che fa stare male ma cercando quel che “ci siamo fatti benissimo”, come dice il brano. Il concetto è preciso: chi ci fa piangere, non si merita nulla di noi, nemmeno le lacrime perché appartengono solo alla nostra intimità.

La voce rock di Emma Marrone aveva bisogno di ripartire da questi ritmi. Anche perché, al contrario dei primi tempi in cui veniva (ingiustamente) accusata di essere la fotocopia di Gianna Nannini, negli anni la ragazza è cresciuta sempre di più. Nessuna canta come Emma in Italia, è giusto che se lo ricordi lei per prima visto che è una delle pochissime di cui si possa distinguere la voce e lo stile.

Questo mese di settembre parte anche sotto il segno di Tiziano Ferro, che lancia la nuova Abbiamo vinto già. Un bel brano melodico, carico di significati, sebbene forse un po’ retorici. Uno però in particolare è importante ed estremamente attuale, anche per quello che si è detto in questa settimana: bere per dimenticare è una fake news. Ecco, questa frase dovrebbe essere ribadita con forza anche da tutte quelle persone che negli ultimi giorni hanno sostenuto il “diritto a ubriacarsi”. Tiziano Ferro, nel suo brano, ammette che in fondo una vita sana può solo fare bene, senza cancellare né i tatuaggi né l’immagine “dannata” a cui tanti tengono. Ben detto. A rappare queste parole è J-Ax, che ormai viene chiamato dagli artisti per dare un tocco rap ai brani (ma è così necessario sporcare le melodie?) e nulla più. La struttura orecchiabile è affidata tutta a Ferro, che nel brano parla di inclusività (un tempo ce la si prendeva coi meridionali, oggi con gli arabi), ma soprattutto di resilienza. Chi se ne importa della gente che vorrebbe la nostra tristezza e ha provato a farci a odiare certe situazioni, schivando la felicità: quando crediamo in noi siamo già vincenti. Anche, e soprattutto, a partire dalle nostre debolezze. Abbiamo vinto già si farà sentire parecchio nei prossimi mesi, magari anche in qualche film.

È anche la settimana di Honey, il nuovo singolo dei Maneskin. Il talento vocale di Damiano e le suggestioni elettrorock della band sono indiscutibili. Il brano è di quelli che caricano, dalla musica senza dubbio motivazionale con tanto di adrenalina ed energia. Però non è italiano, non solo nella struttura così fortemente rock che appartiene da sempre agli inglesi, ma persino nel testo. Ma ai Maneskin interessa davvero l’Italia? Forse sì, perché in effetti campagne mediatiche a parte all’estero, dove ci ricordano per le canzoni anni ‘60, davvero in pochi conoscono Damiano & Co, che invece sbancano sempre le classifiche da noi. Tuttavia, per quello che propongono, è evidente che puntano a ben altro pubblico da quello peninsulare. Non fa grande onore questa mania esterofila. Parlando di Honey, Damiano ha spiegato: «È la storia di un incontro tra due persone che insieme vedono nei rispettivi occhi un po’ di tristezza, qualcosa che li fa sentire fuori posto» – ha aggiunto Damiano in merito al significato della canzone – «È un invito ad unirsi in una nuova avventura senza sapere effettivamente cosa li aspetta e godersi il viaggio».

In pratica, i tre brani principali di questa settimana musicale spingono tutti a guardare con fiducia ed entusiasmo verso le novità. Ripartendo da se stessi e dalla possibilità di essere felici. Non male come messaggio per cominciare settembre, da sempre il vero inizio propositivo dell’anno.

Massimiliano Beneggi