Rieccoci col nostro appuntamento settimanale per scoprire il campionato di calcio in musica.
La terza giornata del campionato di calcio di Serie A dà un primo, parzialissimo, responso: le milanesi guidano la classifica e sono le uniche a potere concretamente festeggiare un punteggio pieno dopo le prime gare. Insomma, se il terzo turno avesse un volto musicale, quello sarebbe Una città per cantare. Lasciandoci guidare dunque dalle canzoni di Ron, commentatore speciale di questa giornata di campionato, proviamo a capire cos’è successo nell’ultima domenica.

Ferite e lacrime per il Napoli, che si fa male è perde in casa contro la Lazio. Nulla di eccessivamente allarmante, ma senza dubbio è una sconfitta che fa riflettere e lascia spazio a qualche dubbio in un campionato che, verosimilmente, sarà molto più combattuto di quello terminato lo scorso giugno. Il tempo non torna più: meglio svegliarsi in fretta se non ci si vuole fermare sugli allori. Il Napoli sembra aver perso il suo gioco, ma soprattutto quella convinzione di essere pressoché invincibile. La difesa appare inconsistente e l’attacco non ha proprio dei frecciarossa là davanti, ma casomai dei Treni a vapore. Quando Osimehn non è in serata tutto si ripercuote nel risultato, in assenza di un altro finalizzatore. Cambio stagione, ma si riparta con lo stesso entusiasmo della precedente. L’Anima del tifoso partenopeo si agita alla prima sconfitta, mentre quella del tifoso laziale gongola finalmente per i primi tre punti che gettano la squadra fuori dagli incredibili Radar della zona retrocessione.
Lo stesso vale per il Sassuolo, che spazza via le Nuvole battendo 3-1 il Verona. L’Atalanta e il Monza sembrano Il gigante e la bambina: dire che il team brianzolo appare Confuso è poco. I bergamaschi schiacciano i cugini Lombardi con un netto 3-0, dimostrando che probabilmente saranno davvero una mina vagante di questa stagione. Da qui a definirli possibili favoriti ovviamente passa un mare.
È un gol al 94’ di Radonic, invece, a regalare il trionfo del Torino sul Genoa: l’equilibrio della partita avrebbe fatto meritare il pareggio a entrambe le compagini. Tuttavia, in questi casi, sono gli episodi a fare la differenza: la distrazione finale dei rossoblu non lascia spazio a correzioni. Così La pace del Genoa si spegne all’ultimo minuto.
Gli juventini si sentono dare dei Ladri a ogni partita, quando però tocca a loro subire delle ingiustizie non ne parla nessuno: un gol annullato al Var e un rigore negato non rovinano comunque la festa finale a Vlahovic e compagni. 2-0 all’Empoli fuori casa, con Chiesa che segna ancora. Identico risultato per il Lecce sulla Salernitana: i salentini Tra realtà e sogno si trovano a sette punti in classifica, proprio insieme alla Juventus. Risultati fondamentali per la lotta a non retrocedere.
Nonostante tutto, il Bologna convince persino meno del Cagliari di Ranieri ma riesce a portare a casa la vittoria con Fabbian sul finire dei 90’.

Le grandi protagoniste della domenica, però, sono appunto Inter e Milan. Appaiono come Il sole e la luna: diverse, contrastanti, ma complementari è ugualmente importanti. I nerazzurri strapazzano la Fiorentina. Non abbiam bisogno di parole per spiegare un 4-0 che vede i Viola sparire in fretta dal campo, con l’Inter che colpisce anche tre legni. Vincenzo Italiano, dopo aver Perso, ammette le proprie responsabilità: manca solo che la colpa sia dei tifosi!
La Roma accoglie in Un abbraccio unico, come se fosse L’ottava meraviglia, il nuovo acquisto Lukaku, che però ormai da un paio di stagioni non sembra nemmeno più La stessa persona dello scudetto interista del 2021. Così il Milan, aiutato da un rigorino non del tutto evidente, può fare la sua partita e vince 2-1 all’Olimpico. Che soddisfazione per il patron Cardinale, dopo un’estate che aveva suscitato tanto scetticismo per gli addii di Maldini e Tonali. Ora i rossoneri sono primi a punteggio pieno insieme all’Inter.
Dunque Milano canta. Tra alcuni dubbi e incertezze di metà luglio, Milano riparte da stessa alla caccia della seconda stella con entrambe le sue squadre. Con un nuovo viaggio davanti a sé, proprio come il protagonista di Una città per cantare, Milan e Inter ripartono dalle proprie qualità passo dopo passo.
Quando Ron incise questa canzone era il 1980. Le parole gliele prestava l’amico Lucio Dalla, mentre la musica arrivava direttamente da Danny O’Keefe, che nel 1972 l’aveva incisa con il titolo The Road. Il brano è la storia di un cantante di strada che non si ferma mai, sicuro del proprio talento e della propria capacità di farsi amare dal pubblico che voglia godersi le sue canzoni. Ecco, traducendola in campo calcistico, ci viene facile immaginare Milan e Inter pronte a far molto bene anche in Champions’, ora che i sorteggi hanno determinato il loro percorso nella fase a gironi. Viaggeranno in giro per il mondo, forti di un grande lavoro di preparazione (proprio come quell’artista a cui si diceva “tu provi smetti e provi e non ti fermi”). La sensazione è che quel derby di Champions’ di maggio sia stato solo il primo capitolo di una lunga lotta che potremmo vedere in Italia e in Europa. I tifosi cantano, una città intera può gioire per questo bilaterale grande inizio di campionato.
Domenica ci sarà la pausa per le partite della Nazionale, poi si riprenderà proprio dal derby meneghino che per la prima volta vede le due squadre a giocarsi il primato in solitaria dopo appena quattro giornate. Ma a questo ci penseremo tra due settimane. Per adesso È l’Italia che va..
Massimiliano Beneggi