La settima giornata del festival MiTo, oggi mercoledì 13 settembre, a Milano propone i consueti due appuntamenti questa volta caratterizzati da evidenti distanze temporali: maestri e allievi tra i compositori eseguiti e solisti di lunga esperienza rispetto a giovani musicisti che hanno intrapreso la carriera da meno tempo.

 

Primo appuntamento quindi alle ore 20 al Piccolo Teatro Studio Melato con “Due viennesi in Australia”,concerto dell’Australian String Quartet composto da Dale Barltrop e Francesca Hiew (violini), Christopher Cartlidge (viola), Michael Dahlenburg (violoncello). costituitosi nel 1985 in seno all’University of Adelaide; tutti suonano degli strumenti Guadagnini. Nell’Occidente contemporaneo, i classici non smettono mai di gettare luce sulla nuova musica, anche in un repertorio “classicissimo” come quello del quartetto d’archi, che sembrerebbe poter uscire solo di rado dal circondario viennese. Lo dimostra il programma proposto da questo e ensemble australiano nel quale il Quartetto op. 33 n. 1 di Haydn il Quartetto n. 15 di Mozart (esemplari del magistero di entrambi i musicisti austriaci) incorniciano la prima esecuzione in Italia del Quartetto n. 3 “Sacred Sky” dell’australiano Nigel Westlake.

Canino e Ballista

Al Teatro Martinitt, alle ore 21, ”Il pianoforte di Stravinskij” o forse “I pianoforti di Stravinskij“, atteso ritorno di due maestri della tastiera come Bruno Canino e Antonio Ballista, che presentano alcune pagine meno usuali come la Sonata per due pianoforti o il Concerto per due pianoforti soli accanto ad Agon. Il multiforme rapporto di Stravinskij con il mondo dei pianoforti viene declinato in questa occasione con una vivacissima, quasi sfrontata diversità. L’attitudine di Stravinskij nel confrontarsi a tu per tu con la storia (e col pianoforte come suo portavoce) si ascolta in composizioni che risentono dello studio di Bach come del repertorio etnofonico, delle conoscenze fatte sul palcoscenico (Casella, Satie, Djaghilev) come di quelle avute nel contesto intellettuale più ampio (dal neoclassicismo al cubismo).