Penultima giornata di festival MiTo a Milano, oggi martedì 19 settembre, con due appuntamenti che hanno per protagonista il pianoforte, strumento d’elezione per repertori ed epoche diverse: da una parte la Parigi tra Ottocento e Novecento, dall’altra alcune celebri pagine di Johann Sebastian Bach.

Maria Perrotta

Primo appuntamento quindi alle ore 20 al Teatro Dal Verme con “Un pianoforte a Parigi”, concerto di una stella del pianissimo contemporaneo, Alexandre Tharaud impegnato in una carrellata di celebri pagine di autori indissolubilmente legati alla capitale francese e poi alcune improvvisazioni su canzoni di Charles Aznavour e Juliette Gréco “colonna sonora” inscindibile di Parigi. Tre uomini hanno cambiato il volto della musica francese nei primi anni del Novecento: Claude Debussy, Erik Satie e Maurice Ravel. Tutti e tre pianisti, ma simboli di un pianismo molto diverso: intellettualistico e talora satirico quello di Satie, autentico creatore di nuova materia sonora quello di Debussy, versatile interprete dei più diversi “personaggi” quello di Ravel, cui si aggiunge in questo recital la verve improvvisativa di un interprete disposto a cimentarsi anche con la canzone parigina.

 

Alle ore 21 al Teatro Delfino invece è la volta di “Il pianoforte di Bach”, recital di Maria Perrotta, considerata tra le migliori interpreti odierne del grande compositore tedesco. L’universo tastieristico di Bach può essere raggiunto tramite molteplici rotte: per esempio quella della didattica (rappresentata dai Piccoli Preludi), quella dell’appropriazione degli stilemi non tedeschi (come nelle Suite inglesi e francesi e nel Concerto italiano), quella del virtuosismo più fantasioso (rappresentato dalle Toccate): al pianoforte il compito di restituire la trasparenza, la logica e la poesia di pagine che restituiscono colori e significati assai diversi in base allo strumento adoperato.