Agevoleranno molti, ma le novità in arrivo per le Classifiche Fimi non toglieranno il dubbio che l’hit parade non abbia più i crismi di un tempo. A dare le anticipazioni sui nuovi regolamenti per le classifiche Fimi è stato Andrea Laffranchi, durante la quarta puntata del podcast Pezzi, che lo vede protagonista insieme ai colleghi Luca Dondoni e Paolo Giordano. Vediamo di cosa si tratta.

La novità più grossa sarebbe il rientro nelle graduatorie per la musica gratuita, compresa quella video: in sintesi, la musica che si ascolta gratuitamente su YouTube e Spotify rientrerebbe nelle classifiche Fimi. Gli ascolti gratuiti avrebbero un peso diverso da quelli legati agli abbonamenti. Altra novità in arrivo: non sarebbe più possibile rimettere sul mercato un album dopo un anno, aggiungendo solo uno o più pezzi. Entro l’anno sì, oltre no. Il commento di Dondoni e Giordano è stato: “Quanta gente non andrà più a Sanremo! Il ripack veniva fatto apposta per quello”. Un esempio di ripack, fatto ad arte per rimanere in classifica con lo stesso album, lo avevamo sottolineato proprio lo scorso febbraio parlando di Sirio, il progetto di Lazza (tuttora nelle zone alte della classifica).

Le dichiarazioni di Laffranchi non vengono al momento né confermate né smentite dalla Fimi che, piuttosto, conferma di annunciare le novità (con dovizia di particolari) la prossima settimana durante la Music Week 2023.
Una scelta quella sulla musica ascoltata gratuitamente che, se confermata, sorprende rispetto a quanto ci aveva detto tre anni or sono Enzo Mazza, il presidente della Fimi, in un’intervista (clicca qui per leggere) dove ammetteva a chiare lettere: “La rinuncia allo streaming free è una scelta che rifaremmo perché non cambia i numeri relativi ai consumi degli ascoltatori”. Cosa potrà essere successo per fare cambiare idea ai vertici Fimi? In molti storceranno il naso, ma trovare un regolamento che piaccia a tutti in quest’epoca di ascolti on line è praticamente impossibile.
In quell’intervista avevamo chiesto lumi a Mazza soprattutto circa lo streaming manipulation, cercando rassicurazioni sulla correttezza delle nostre classifiche in Italia. Naturalmente è sempre difficile essere certi che il meccanismo sia completamente scevro da ogni tipo di anomalia. Il presidente in quel caso era stato chiaro dicendo che per anomalia si intende un evidente sbalzo dal primo al centesimo posto in una settimana: non si può fare granché invece sulle dinamiche che portano lo stesso artista a occupare la classifica dei singoli con tante canzoni. Questo perché si tratta di download effettivi: all’epoca (ma parliamo come detto di tre anni fa), Mazza scongiurava quindi anche l’ipotesi messa sul tavolo, di portare a un massimo di tre i brani dello stesso album in classifica. Sono download effettivi e va rispettata l’attendibilità delle vendite in sostanza. Ecco, tutta questa attenzione alle vendite da sempre ribadita da Fimi, non fa che aumentare la curiosità per le novità che verranno annunciate settimana prossima. Resta l’anomalia, a onor del vero, di qualche album che appare primo in classifica per fare scomparire le proprie tracce una settimana dopo: ci sarà qualche intervento in tal senso?
Nel frattempo prosegue il successo di Pezzi, questo bel progetto podcast con Laffranchi, Dondoni e Giordano, in cui i tre giornalisti chiacchierano di musica, lanciando ogni tanto qualche scoop. Un bel modo di raccontare, con ironia e dovuta competenza, l’arte musicale.
Massimiliano Beneggi