Caro Adriano,
Da vent’anni esatti vai cantando che l’emozione non ha voce: peccato che da oltre cinquanta anni, invece, la nostra emozione abbia quasi sempre la tua di voce. E sarebbe altamente riduttivo, forse offensivo, di sicuro illogico citarti solo come cantante. Sei l’Artista più assoluto che l’Italia possa vantare, il mascalzone che tutti vorrebbero essere, per tenacia e carattere che non nascondono un animo nobile e umilmente cristiano. Quando noi trentenni proviamo a muoverci come fai tu, ci viene detto: “sembri Celentano”. Ora, a pensarci bene, in quel momento ci dicono che ci muoviamo come un ottantunenne…sì, è vero, ma che ottantunenne! Tra pochi giorni partirà finalmente su canale 5 il nuovo cartoon tanto atteso al quale stai lavorando da oltre dieci anni: non vediamo l’ora di lasciarci incantare da quelle tue parole che paiono fuori controllo e invece sono sempre le più puntuali che qualunque artista possa avere, e che la politica ti può solo invidiare. Manchi tanto alla televisione, quindi bentornato, ti si aspettava da tempo! Ci piacerebbe sapere se quei silenzi televisivi siano calcolati, se siano casuali, a che cosa pensi in quei momenti. In certi casi ci piace immaginare che tu sia una sorta di supereroe con la verità e la soluzione sempre pront, in altri casi ci piace credere che stai pensando le stesse cose che pensiamo noi mentre stai recitando i tuoi silenzi: perché sei l’Artista più vero è umano da sempre. Certo ogni tanto qualche sparata è stata pesante, ma mai di troppo. E allora, infiniti auguri a Elia, Barnaba, Taddeo, e a tutti quei simpatici personaggi di cui ci siamo innamorati nei tuoi film. Auguri immenso Adriano!
Massimiliano Beneggi