10 gennaio, San Aldo, luna crescente. Il mondo della musica fa gli auguri di buon compleanno a Rod Steward che compie 74 anni e a Donald Fagen che compie 71 anni. Compleanno importantissimo invece nel teatro per l’attore Paolo Conticini, interprete di Vacanze romane e Mamma mia, che compie oggi mezzo secolo!
Nel giorno in cui, 168 anni fa, gli inglesi scoprivano la metropolitana londinese, la prima nel mondo, ben più di un secolo dopo gli italiani scoprivano che Jovanotti non era un fenomeno passeggero nel panorama musicale. Nel 1994, infatti, veniva pubblicato l’album Lorenzo 1994, che fu in qualche modo un inizio di svolta nella carriera del cantautore, che da quel momento iniziò a sperimentare qualche genere musicale diverso dal rap puro. Negli anni Lorenzo ha saputo raccontare l’amore attraverso diversi stili, che vanno dal pop al reggae, ma nulla è mai stato così rivoluzionario come quella Serenata Rap che usciva dagli schemi parlando un linguaggio romantico su una base rap. Lorenzo 1994 fu un album per così dire di mezzo tra il primo Jovanotti e quello più melodico: vanta ancora oggi tante imitazioni di cantanti che non sanno bene in quale parte della discografia situarsi, mentre il cantautore toscano sapeva benissimo già allora quale fosse la usa strada, e con questo disco segnò chiaramente il progetto. Vendette 600 mila copie, e tra le 18 tracce si ricordano anche le storiche Piove e Penso Positivo, e vere e proprie perle ricordate soprattutto dai “puristi” di Jova quali I giovani e Il futuro del mondo. Ecco qui sotto il testo di Serenata Rap:
Se t’incontro per strada non riesco a parlarti
Mi si bloccano le parole non riesco a guardarti
Negli occhi mi sembra di impazzire
Se potessi amplificare
Il battito del mio cuore sentiresti
Un batterista di una band di metallo pesante
Ed è per questo che sono qui davanti
Perché mi viene molto più facile cantarti una canzone
Magari che la sentano i muri e le persone
Piuttosto che telefonarti e dirti tutto faccia a faccia
Rischiando di fare una figuraccia
Sono timido ma l’amore mi dà coraggio
Per dirti che da quando io ti ho visto è sempre maggio
E a maggio il mondo è bello e invitante di colori
Ma ancora sugli alberi ci sono solo fiori
Che prima o poi si dice diverranno pure frutti
E allora tu che fai? golosamente aspetti
Aspetti che quel desiderio venga condiviso
Io sono qui davanti che ti chiedo un sorriso
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati al balcone rispondimi al citofono
Sono venuto qui col giradischi e col microfono
Insieme al mio complesso per cantarti il sentimento
E se tu mi vorrai baciare sarò contento
E questa serenata è la mia sfida col destino
Vorrei che per la vita noi due fossimo vicino
Una serenata rap per dirti che di te
Mi piace come mi guardi mi piace come sei con me
Mi piace quel tuo naso che s’intona con il mondo
Mi piace il tuo sedere così rotondo
Da rendere satellite ogni essere vivente
Mi piaci perché sei intelligente
Si vede dalle tue mani come le muovi
Mi provochi pensieri e sentimenti sempre nuovi
Nei tuoi fianchi sono le Alpi nei tuoi seni le Dolomiti
Mi piace quel tuo gusto nello scegliere i vestiti
Quel tuo essere al di sopra delle mode del momento
Sei un fiore che è cresciuto sull’asfalto e sul cemento
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati alla finestra amore mio
Serenata rap serenata metropolitana
Mettiti con me non sarò un figlio di puttana
Non ci credere alle cose che ti dicono di me
Sono tutti un po’ invidiosi chissà perché
Io non ti prometto storie di passioni da copione
Di cinema, romanzi e che ne so di una canzone
Io ti offro verità corpo anima e cervello
Amore solamente amore solo solo quello
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati alla finestra amore mio
Amor che a nullo amato amar perdona porco cane
Lo scriverò sui muri e sulle metropolitane
Di questa città milioni di abitanti
Che giorno dopo giorno ignorandosi vanno avanti
E poi chissà perché perché chissà
Per come nessuno sa perché perché chissà
Per come due sguardi in un momento sovrappongono un destino
Palazzi, asfalto e smog si trasformano in giardino
Persone consacrate dallo scambio di un anello
E un monolocale che diventerà un castello
Affacciati alla finestra amore mio
Nei tuoi fianchi sono le Alpi nei tuoi seni le Dolomiti
Mi piace quel tuo gusto nello scegliere i vestiti
Questo essere al di sopra delle mode del momento
Sei un fiore che è cresciuto sull’asfalto e sul cemento
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati alla finestra amore mio
Affacciati alla finestra amore mio
Per te da questa sera ci sono io
Massimiliano Beneggi