Tante belle notizie per Pupo, il popolare cantautore è infatti pronto a tornare in tv. Ecco le novità che lo riguardano.
IL VARIETÀ SUI TORMENTONI ESTIVI
Cominciamo dalla certezza: l’11 e il 18 luglio sarà su Raidue in prima serata a condurre Un’estate fa, una trasmissione sui tormentoni estivi dal 1960 ad oggi. Un modello di trasmissione probabilmente non originalissimo, vicino a quello che fu Una rotonda sul mare, che però manca talmente tanto dalla televisione da diventare uno dei più attesi della prossima estate. Tanti ospiti, a cominciare ovviamente da Edoardo Vianello e i Righeira, veri fenomeni dei tormentoni estivi, condotti dalla simpatia straripante di Pupo, che del resto nell’estate 1978 fece impazzire l’Italia con Gelato al cioccolato. Ma le sorprese non finiscono qua.
L’ANNIVERSARIO
Il 2020 sarà infatti il quarantesimo anniversario di Su di noi, uno dei successi italiani più internazionali, che con il terzo posto in classifica rappresentò la prima delle sei partecipazioni sanremesi di Pupo. Ci sono in cantiere tanti progetti per celebrare l’evento che festeggerà la canzone più famosa del cantautore toscano, arrivata persino nelle discoteche negli ultimi anni: il primo, di cui si possa già parlare, è una quasi sicura prima serata su Raiuno con cui Ghinazzi potrà cantare i suoi brani più rappresentativi insieme a tanti amici che come lui sono tra gli artisti più amati all’estero. E se non fosse l’unico grande impegno del 2020 per Pupo?
SANREMO, MINA E AMADEUS PERDONO QUOTA
A una notizia certa e una quasi certa, ne aggiungiamo un’altra che rappresenta un’ipotesi. O qualcosa di più. Parliamo del Festival di Sanremo. Riassumiamo la trama di questa complicata telenovela. Non è un mistero che la Rai stia cercando di capire la reale disponibilità di Mina alla direzione artistica, partita da un’intervista a Massimiliano Pani. In alternativa, l’ipotesi più accreditata che vi avevamo anticipato, prevedeva il nome di Amadeus, fino a dieci giorni fa dato praticamente già come certo presentatore. Improvvisamente, però, non si capisce bene cosa sia accaduto, Alessandro Cattelan avrebbe scavalcato Amadeus nelle preferenze dei vertici Rai come conduttore, e allora ecco che tutto torna prepotentemente in gioco. L’attendismo di Mina Mazzini starebbe facendo un po’ irritare Salini e la dirigenza, che vorrebbe trovare il nome del direttore artistico entro fine giugno, alla presentazione dei palinsesti Rai, in modo da consentire una tranquilla organizzazione del Festival, degna della 70a edizione. Da un mese si parla di incontro tra le parti, ma questo continua a non avvenire, e i paletti che potrebbe porre Mina, su tutti la sua assenza fisica da Sanremo per evitare incontri con telecamere e giornalisti, rischierebbero di allungare ulteriormente una trattativa che non può permettersi di rallentare troppo i lavori. Naturalmente la Rai sa anche che quello di Pani è stato un assist formidabile e irripetibile, e un tentativo andrà fatto, ma i tempi stringono e bisogna pensare a un’alternativa che non sia propriamente un piano B, bensì qualcosa di formidabile, alternativo al sogno dei sogni di avere Mina. Ecco che allora, come dicevamo, se fino a un paio di settimane fa sarebbe stato scontato il nome di Amadeus anche alla direzione artistica, ora che qualcuno vuole Cattelan, svanirebbe logicamente anche la direzione artistica del conduttore de I soliti ignoti. Cattelan, del resto, non avrebbe però la stessa personalità per potere essere anche direttore artistico della manifestazione: ecco allora entrare in gioco Pupo.
CATTELAN AL POSTO DI AMADEUS, PUPO AL POSTO DI MINA?
Proprio in una nostra intervista (Clicca QUI per leggere l’intervista completa)Enzo Ghinazzi qualche mese fa ammise di voler tornare a Sanremo non da cantante ma da direttore artistico, per scovare i brani che potrebbero sfondare anche all’estero. D’altronde lui è uno che, come dicevamo, di successi internazionali se ne intende. Ora quindi che il suo ritorno in Rai è sempre più prepotentemente forte, (potrebbe essere anche quest’anno il conduttore di Napoli prima e dopo), apprezzatissimo quale è dal pubblico, ma anche da Freccero, la sua autocandidatura potrebbe fare gola per esperienza, competenza e la mancanza di tutti quei vincoli che Mina porrebbe. Anche lui del resto sarebbe uno dei pochi cantautori che non avrebbe troppi problemi di conflitti di interesse con altri artisti ed etichette. Non è fantatelevisione, insomma, quella che attraverso degli intrecci complicati, potrebbe portare Cattelan alla conduzione di Sanremo, con Pupo direttore artistico. A quel punto ovviamente, tenuti ben distinti i ruoli, Cattelan si sentirebbe più supportato e potrebbe anche essere di aiuto a Pupo che, di contro, saprebbe dare una mano nell’intrattenimento del Festival, a cui la Rai sta già lavorando per organizzare al meglio la manifestazione, senza troppi dubbi e polemiche sulla gara. Aspettiamo, ancora qualche settimana e il nodo si scioglierà necessariamente.
Massimiliano Beneggi