La gratitudine, questa sconosciuta. Mai richiesta esplicitamente dal potenziale destinatario, spesso considerata inutile dal mittente, sembra trovare la sua giustificazione solo nei modi galanti di epoche ormai superate. Eppure, per fortuna, c’è ancora chi ne conosce il significato. Al punto da trasformarla in una forza, al contrario di qualcuno che sembra vederci un segno di debolezza. La riconoscenza esiste ancora, e può diventare musica, come nel caso di Gisella Cozzo.
Cantautrice italoaustraliana con una lunga gavetta alle spalle che gli ha permesso di collaborare con artisti del calibro di Laura Pausini, Cutugno, Albano, Iva Zanicchi e tanti altri, nonché voce prestata a numerosissime canzoni delle pubblicità tra cui il celebre Joy (I feel good, I feel fine) che da 30 secondi di spot della Coppa del Nonno diventò una intera canzone, Gisella ha lanciato da qualche giorno Grazie Milano. Un brano autobiografico dove, alla fine di una quarantena che ci ha insegnato a osservare le nostre stesse emozioni e ad illuminare i nostri sogni, la cantante prende maggiore coscienza del suo percorso e del grande amore per il capoluogo lombardo. Gisella Cozzo, con un guizzo rock folk, stupisce tutti cantando i suoi cambiamenti personali, aiutati dalla città in cui vive e da cui si sente adottata. Lo aveva già intuito due secoli fa Charles Darwin: siamo ciò che l’ambiente circostante ci permette di sviluppare e realizzare. Nessuno di noi sarebbe lo stesso individuo in un altro posto, con altre persone e altre dinamiche. Ciascuno vive una reciproca dialettica con la propria città, con cui scambia le energie fino a sentirla vestita sulla sua pelle: è straordinario sentire parlare Gisella Cozzo con tanto entusiasmo e tanta gioia di essere milanese. Parole e note d’amore che dette da lei, nata a Melbourne, rendono orgogliosa Milano contro tutti quelli che amano criticare l’Italia sempre e comunque. Con la sua consueta grinta e musicalità che l’ha portata a diventare una colonna sonora della nostra quotidianità (potremmo anche non avere ascoltato per una settimana il tormentone del momento, ma il jingle di Poste italiane è storia di ogni giorno), Gisella ci regala una ventata di freschezza ed energia di cui c’è bisogno per ripartire con entusiasmo. Lei, scelta persino da Yoko Ono qualche anno fa per la cover di Power to the People di John Lennon, è la nostra ospite dell’intervista settimanale, che incontra ancora una volta una sensibilità estremamente spontanea e delicata.
Gisella, Aristotele diceva che la gratitudine sia tra le prime cose a invecchiare. Tu non solo hai avuto il coraggio di dire Grazie, ma lo hai fatto persino con la città che più di tutte viene dimenticata in Italia per le sue bellezze e la sua ricchezza d’animo. Deve essere una dedica particolarmente sincera…
Sì, è un ringraziamento autobiografico. Milano mi ha permesso di diventare artista, donna, madre: mi ha concesso di sviluppare la creatività e mi ha dato tanto, dandomi la possibilità di conoscere tantissimi musicisti, il mondo degli autori. E’ una sincera dimostrazione di affetto e di gratitudine verso la città che mi ha fatto crescere.
Nella canzone dici “Milano sei la più forte”: quali sono i punti di forza della città?
Se Roma è la capitale del cinema, Milano è l’indiscutibile capitale della musica e della moda. Mi ha arricchito facendomi sperimentare tante situazioni, dandomi la possibilità di credere in me stessa affinché anche gli altri potessero credere in me. E’ una città molto generosa con tutti e combattiva. Anche adesso che sta ancora soffrendo per la situazione del Covid, ha saputo reagire immediatamente prendendo in mano la situazione e andando avanti: Milano sa risolvere le difficoltà. E poi ci sono angoli stupendi da vedere: il videoclip, di cui ho creato io lo story, lo abbiamo girato tra piazza Duomo e il giardino verticale di Garibaldi. Rigorosamente con la mascherina, ma è stato bellissimo perché Milano emoziona sempre. Si presta a suscitare un ricordo per ogni passo che si faccia.
In un’epoca in cui la trap prende il sopravvento diventa una doppia scommessa per cantanti con una voce blues rock come la tua proporre qualcosa di nuovo.
Il mio segreto è non cercare a tutti i costi l’affermazione. Anzitutto voglio regalare un’apertura verso il mondo e dare un senso di positività. Lo faccio usando un sound folk country, con un po’ di rock australiano, che mi appartiene e parla di me rendendo autentica la m personalità. La musica per me è una medicina che mi salva la vita, non potrei farne a meno. Nel lockdown ho fatto tante dirette, serate, live: non ho mai smesso di cantare e cercare di regalare un’emozione a chi mi ascolta. Fa parte della mia vita: come un medico va a operare, il cantante canta. E’ un modo di esprimere quello che si è, per questo quella del musicista è una professione che non va sottovalutata.
Come vedi il futuro della musica? Come ti stai organizzando dopo il lockdown?
Io sono ottimista. Naturalmente sappiamo che bisogna fare concerti all’aperto, oppure in piccoli spazi dove c’è una maggiore sicurezza. Dobbiamo convivere con questa normalità nuova e aspettare le direttive governative prima di tornare a come vivevamo prima: non so ancora come farò, intanto sto cercando di dare un messaggio di positività attraverso la mia musica. Spero di potere cantare presto in un locale con la giusta acustica: adoro cantare con l’energia del palcoscenico. Mi manca moltissimo, come manca a tutti gli artisti, ma dobbiamo essere realisti con noi stessi e con gli altri. Per ora ci sono altri modi di trasmettere il messaggio musicale.
Stai pensando a un nuovo lavoro, immagino non potrà mancare Joy (I feel good I feel fine), scritta con Aguzzi e Ripamonti. Non ti pesa il fatto che per molti quel brano sia conosciuto come la canzone della Coppa del Nonno?
Assolutamente no, nel 2020 quel brano compie 25 anni. Me la chiedono sempre in molti e per me è un onore avere accompagnato con la musica tante persone che guardavano la tv e magari pensavano alla canzone mentre si gustavano il gelato. Conoscendo quel brano le persone hanno scoperto me. Ora ho dei brani inediti anni ’90 nel cassetto che vorrei mettere insieme per un album: sono sicura ci saranno belle sorprese!
Chiudiamo come abbiamo iniziato, con filosofia. Seneca sosteneva che incontrare l’ingratitudine ci serve ad apprezzare la gratitudine. Tu, che mostri amore verso Milano, quanta irriconoscenza hai trovato in persone che hanno cercato di farti qualche sgambetto nella tua carriera?
In una vita artistica ci sono vari up and down, ma è l’artista che ci deve credere prima di tutto al 100%. Io attraverso la musica voglio arrivare a qualcuno: i momenti difficili li ho usati sempre occasione per cogliere la positività. Siamo in questa vita per godere di tutto ciò che di buono c’è. Bisogna accogliere tutto quello che abbiamo: siamo vivi dopo una pandemia, e dobbiamo essere grati per questo. Milano ci insegna a non mollare, insegnando a tutto il mondo come comportarsi di fronte a questa situazione. Milano è positiva.
Massimiliano Beneggi
Ecco qui sotto video e testo di Grazie Milano
GRAZIE A TE!
MILANO YOU SHOWED THE WAYI LEFT MELBOURNE ONE DAY
MUM AND DAD I GOTTA SAY
YOU BELIEVED AND MADE ME FEEL STRONG
HELPED ME ALL THE WAY
AND I SAY
THANK-YOU FOR LIFE
‘COS LIFE IS GREAT
I MADE ITALY MY HOME
WROTE AND SANG AND TOURED THE WORLD
BUT MILANO MADE ME WORTHY
FOUND MY MUSIC AND MY SOUL
AND I SAY
THANK-YOU FOR LIFE
‘COS LIFE IS GREAT (whoo)
THANK-YOU MILANO
GRAZIE TANTE
GRAZIE MILANO
SEI LA PIÙ FORTE
MI HAI FATTO DIVENTARE GRANDE
ARTISTA DONNA ED ANCHE MADRE
GRAZIE A TE!
MILANO YOU SHOWED THE WAY
HEY (hey)
NON MOLLARE MAI
HEY (yeah, yeah)
CE LA FARAI (mm mm)
MILANO YOU SHOWED THE WAY
MILANO MUSIC CAPITAL
STYLE AND FASHION TAKE THE TOLL
SURE YOU HEARD MY 90’S SONG YEAH
‘I FEEL GOOD AND I FEEL FINE’
E POI UN GIORNO REALIZZI
CHE SEI DIVENTATA GRANDE
IMPROVISAMENTE
THANK-YOU MILANO
GRAZIE TANTE
GRAZIE MILANO
SEI LA PIÙ FORTE
MI HAI FATTO DIVENTARE GRANDE
ARTISTA DONNA ED ANCHE MADRE
GRAZIE A TE!
MILANO YOU SHOWED THE WAY
HEY (hey)
NON MOLLARE MAI
HEY (yeah, yeah)
CE LA FARAI (oh yes you will)
MILANO YOU SHOWED THE WAY
HEY HEY HEY YEAH
MI HAI FATTO DIVENTARE GRANDE
ARTISTA DONNA ED ANCHE MADRE
GRAZIE A TE!
MILANO YOU SHOWED THE WAY
GRAZIE A TE!
MILANO YOU SHOWED THE WAY
GRAZIE MILANO