Quando esce un nuovo singolo Annalisa, ormai, bisogna ascoltarlo con grande attenzione. Sì, perché l’ultimo anno ci ha dimostrato che ogni brano della cantante ligure sa diventare un successo che si attacca all’epidermide di chiunque. Visto che già si diffondono le prime influenze stagionali, tanto vale prepararsi all’autunno con qualcosa di virale ma estremamente positivo: la musica di Annalisa.

È uscito oggi dunque Ragazza sola, la storia di una donna che ha sprecato tanto tempo nella solitudine tra pensieri e sigarette e che ora ha finalmente trovato l’amore. Ossia, la chiave della trasformazione. È proprio questo che racconta Ragazza sola, inneggiando alla possibilità di ciascuno di ripartire da capo dando spazio alla propria libertà di sognare.

Abituata a vivere tutto come se fosse solo un istante di piacere, la ragazza spera di aver davvero trovato la felicità in grado di durare per sempre. Così, scaldata dall’amore, trova equilibrio pur se inebriata dall’entusiasmo che le fa perdere ore di sonno e le fa confondere il giorno con la notte. Annalisa (autrice della canzone con Alessandro Raina e Davide Simonetta) non canta l’amore in sé, ma una fase ben precisa: quella dell’innamoramento. Superare la popolarità di Mon amour e Bellissima in questo momento sembra difficile, eppure quel “ragazza sola” ripetuto nel ritornello sembra già di immaginarlo facilmente nelle orecchie di tutti. Il tris insomma non è un’utopia. Quel che la rende sempre un passo avanti rispetto agli altri, è la capacità di dare voce a melodie spensierate su temi d’amore scevri di banalità. Tempo due mesi e questo brano rischia di diventare l’ennesima hit di Annalisa (che si presenta con un irriconoscibile caschetto biondo nella cover del singolo) nel 2023.

Particolarmente attese tra le novità di questa settimana c’erano anche Federica Abbate ed Elisa. Canzoni per gli altri è il singolo che anticipa il nuovo album della Abbate in uscita a metà settembre e sembra avere toni autobiografici. Lei, abituata a scrivere canzoni per altri (specialità della cantautrice ormai accertata con tanti successi), si rivolge a un lui che non ha mai dimenticato nonostante la storia sia finita e gli confessa che in ogni suo brano c’è qualcosa che lo riguarda. Scrivere per altri è un’arte che consente di nascondersi dietro alla penna per dedicare poesie. Ecco, forse è meglio che la Abbate continui a farlo: la voce da cartone animato imbronciato ormai è stata già sdoganata e imitata da troppe colleghe. Inutile imitare Consoli e Ferreri: anche in questa canzone (non delle più belle scritte dalla Abbate, che come autrice resta tra le più brave) quando attacca la voce di Elisa si sente la notevole differenza.

Non smette di essere sorprendente il timbro vocale caldo e appassionante di Matteo Bocelli. Questa volta, però, lo è più delle altre. Fasi è la sua nuova canzone (la seconda in italiano, con cui probabilmente tenta il successo che lo prepara alla quasi certa partecipazione sanremese) dal ritmo pop e dal testo introspettivo. Si parla di momenti della vita che determinano dei capitoli precisi, da lasciare respirare uno dopo l’altro con le loro emozioni. Comprese le cadute da cui imparare e che permettono di rialzarsi con più convinzione. Si accenna anche al padre, di cui non ha seguito certi consigli. Padre d’arte nel suo caso, che però deve averlo perlomeno ispirato nella gestione del suo talento canoro. La strofa è anche più bella del ritornello, che delude per la somiglianza a tanta musica commerciale sentita e risentita: quel che vale la pena di apprezzare, però, è appunto il talento vocale di Matteo. Si aggiunga alle novità della settimana anche Sensazione stupenda con cui Tommaso Paradiso non riesce a dare però sensazioni di grande originalità: belle atmosfere, melodie retrò, ma tutto abbastanza già sentito e confondibile con l’intera discografia dell’ex Giornalisti.

Non sarà probabilmente il pezzo più atteso della settimana, ma certamente il più intimo e significativo è invece Lo spazio di me. La canzone interpretata da una inedita Matilde Gioli, che questa volta canta lei stessa un brano inserito in un cortometraggio di cui è protagonista: Anemos. La canzone, scritta da Erica Boschiero e Sergio Marchesini, è una delicata melodia per una donna forte. La protagonista infatti è finalmente pronta ad abbandonare l’uomo che le fa del male usando violenza. Lei non reagisce con insulti, ma con grande dignità se ne va di casa per ritrovare la vita: non sarà più la bambola di chi la ferisce. La consapevolezza di superare gli ostacoli è dunque la scelta che la donna ha maturato nel tempo e a cui non vuole concederne di ulteriore. Ora si torna a vivere ripartendo dal suo spazio.

Di Matilde Gioli conosciamo ormai diversi talenti e altrettante passioni (straordinaria attrice, conduttrice, amante degli animali, sportiva, laureata in filosofia) ma non si sapeva finora del suo amore per il canto, se non nei cori della curva interista. Eccola dunque artista completa (Amadeus ci pensi, perché una così sarebbe perfetta in ogni ruolo al suo Festival), capace di incantare dando voce a un tema importantissimo, con una intensa delicatezza più che mai piacevole da ascoltare. Da qui in avanti, se non nascerà propriamente una nuova carriera da cantante, sarà necessario farle cantare sempre un brano nei film che interpreta. In punta di piedi, Matilde Gioli sta conquistando sempre più la platea e convince in ogni campo…

Massimiliano Beneggi