Dal 13 novembre alle 8 su Italia Uno ricomincia Anna dai capelli rossi. Il celebre cartone animato del 1979, in 50 puntate, torna nella programmazione mattutina. Per tanti anni trasmesso sui canali Rai, dal 2004 Anna dai capelli rossi è andato in onda sempre su Mediaset.

La sigla, composta dal Maestro Vince Tempera, è stata oggetto di discussioni in diverse occasioni per un presunto caso di plagio con una canzone dei Boney M. In realtà i brani sono ben diversi, somigliandosi solo un po’ nel ritmo. Rimane che quella sigla (per la quale Tempera disse di essersi ispirato Bandiera rossa) la ricordiamo tutti. Ma il cartone, cosa raccontava? Proviamo a tornare sulla storia di Anna dai capelli rossi.

Siamo nella Scozia del 1800: Anna, rimasta orfana poco dopo essere nata, viene affidata a una signora (Thomas) in difficoltà economiche e col marito alcolizzato. Quando questi muore, Anna viene affidata alla signora Hammond, che però rimane vedova anche lei dopo qualche anno. A quel punto per Anna si aprono le porte dell’orfanotrofio. Da lì sarà affidata, per un disguido, ai Cuthbert, ossia un’anziana signora con un fratello ancor meno giovane di lei. Anna, vivace (e logorroica) si inserisce bene anche a scuola, nonostante sulle prime sia presa in giro da un compagno per i suoi capelli rossi. Una rivalità con questo (Gilbert), che proseguirà anche da adolescenti, quando Anna fonderà un circolo di lettura. Quando si ritroverà intrappolata su una barchetta destinata ad affondare, sarà però proprio Gilbert a salvarla. Lei però, orgogliosa, non vuole saperne di fare pace. Il rapporto sarà sempre piuttosto difficoltoso, fino agli anni dell’università: lì Gilbert avrà modo di fare un altro atto di generosità nei confronti di Anna, rinunciando a una cattedra di maestro per vederla alla ragazza, che pur meritevole di una borsa di studio sarà costretta a stare con la signora Cuthbert, ormai sempre più anziana. E si scoprirà che quell’orgoglio di Anna, lo aveva anche la stessa Cuthbert da giovane. Con chi? Proprio col padre di Gilbert…

L’anime, andato in onda per la prima volta in Italia nel 1980, è tratto dal romanzo di Lucy Maud Montgomery. Amicizia, amore, sincerità e buoni sentimenti sono al centro di questa storia, dove il pubblico vede Anna crescere piano piano puntata dopo puntata. Una storia che racconta di quanto siano importanti buona volontà, gentilezza e buon umore per affrontare serenamente la vita. Forse un po’ banale, ma a volte i messaggi positivi possono anche permettersi ciò: i valori morali del resto sono sempre intramontabili. Una narrazione assolutamente affascinante, da rivedere e godersi ancora dopo tanti anni.

Massimiliano Beneggi