In un’epoca come quella attuale, caratterizzata da una sempre crescente interazione tra l’uomo e la macchina, l’artista Neil Mendoza propone la sua particolare installazione intitolata “Robotic Voice Activated Word KicKing Machine“, un’opera entrata a far del programma permanente di Digital Aesthetics del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano (MUST), che offre una profonda esplorazione del linguaggio e dell’interazione tra uomo e macchine, in particolare per quanto riguarda i mdoerni assistenti vocali basati su IA. Ecco qual è il suo significato e come visitarla.

Cosa vuole rappresentare Mendoza con la sua opera

L’installazione offre una prospettiva surreale su come le nostre parole vengano convertite in testo e successivamente inserite nel mondo virtuale. L’esperienza inizia quando i visitatori pronunciano frasi nella cornetta bianca dell’opera: in un momento di trasformazione artistica, le parole vengono convertite in testo e lanciate nella dimensione virtuale, talvolta prendendo la forma di suoni e altre volte ricevendo un calcio da un piede robotico.

Il titolo stesso, “Robotic Voice Activated Word KicKing Machine“, suggerisce un gioco di parole tra “kicking” (calciare) e “kicKing,” sottolineando il lato ludico e surreale dell’installazione. L’opera stimola dunque una riflessione sulle dinamiche tra l’analogico e il digitale, il fisico e il virtuale, portando il visitatore a interrogarsi su come le parole, una volta pronunciate, possano trasformarsi e viaggiare attraverso i confini tra i due mondi. Un vero e proprio tuffo artistico all’interno delle evoluzioni tecnologiche che stiamo vivendo in prima persona proprio in questi anni, con l’intelligenza artificiale sempre più protagonista della nostra quotidianità, sia come strumento per gestire in maniera più efficiente i servizi digitali, come nel caso delle piattaforme di gioco e delle poker room che la utilizzano regolarmente per offrire un’esperienza ludica personalizzata e più coinvolgente, che come assistente robotico in grado di rispondere alle nostre domande con un’accuratezza sorprendente.

L’installazione è resa possibile grazie al sostegno della IBSA Foundation per la ricerca scientifica, una partecipazione che evidenzia il ruolo cruciale della collaborazione tra il mondo dell’arte e delle istituzioni che promuovono la ricerca e l’innovazione.

Chi è Neil Mendoza

Neil Mendoza è un artista poliedrico il cui lavoro fonde scultura, elettronica e software in un connubio straordinario di creatività. La sua missione è quella di trasformare oggetti e spazi inanimati in strumenti di riflessione attraverso umorismo e non-sense. La sua arte rappresenta infatti una attenta esplorazione delle tecnologie che plasmano la nostra esistenza quotidiana.

Attraverso un dialogo eloquente tra il mondo reale e quello digitale, Mendoza reinventa oggetti di uso comune, sovvertendo aspettative e offrendo nuove prospettive sulla relazione tra l’analogico e il digitale. La sua creatività si manifesta in modi inaspettati, regalando al pubblico un’esperienza che va al di là della semplice osservazione.

Le opere di Mendoza hanno conquistato spazi di prestigio in tutto il mondo, esposte in istituzioni ed eventi di rilievo come The Ars Electronica Center, Arena 1 Gallery, The Barbican, BBC Big Screens, The Children’s Museum of Pittsburgh e molti altri, senza contare le conferenze tenute dall’artista in molteplici paesi, per condividere la sua visione unica sull’arte, la tecnologia e la loro intersezione. Come docente di arte e tecnologia presso l’UCLA e Stanford e come co-fondatore del collettivo “Is this Good?”, Mendoza ha influenzato generazioni di studenti e giovani artisti, incoraggiandoli a esplorare il potenziale creativo delle nuove tecnologie.

Dove e quando vedere l’installazione

L’installazione “Robotic Voice Activated Word KicKing Machine” fa parte del più ampio programma di Digital Aesthetics del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, che mira a esplorare nuovi linguaggi espressivi e le connessioni tra ricerca scientifica, innovazioni tecnologiche e processi creativi artistici.

In un periodo in cui concetti come intelligenza virtuale, bitcoin, NFT e metaverso stanno guadagnando sempre più rilevanza, Digital Aesthetics si presenta dunque come un’opportunità per il pubblico di comprendere e partecipare attivamente a queste nuove forme di espressione artistica e interazione tecnologica. L’obiettivo del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano è infatti proprio quello di attrarre un pubblico curioso e desideroso di esplorare le frontiere dell’arte digitale, offrendo non solo installazioni interattive come quella di Neil Mendoza ma anche workshop e momenti di dialogo con artisti e creativi. Digital Aesthetics è una finestra aperta sulla convergenza tra arte, scienza e tecnologia, un invito a riflettere sulle trasformazioni del linguaggio e dell’esperienza umana nel mondo digitale.